Mythica

 

 

 

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Per milioni di anni, la Terra si è raffreddata, in gestazione. E' stata scossa dall'alternanza di luce e buio, si è bagnata in oceani amniotici, che si innalzavano come vapore e ricadevano come pioggia. Il baluginio dei lampi, scintillanti di potenziale, la sospingeva verso la consapevolezza. Aspettava. E, in qualche microscopico punto di transizione, un modello ha cominciato a ripetersi. La Vita era nata.

Infanzia

La comparsa della vita tra la violenza primordiale è stata la vera nascita del pianeta. (Ci saranno sicuramente stati molti fallimenti, l'evidenza suggerisce che la vita è iniziata e morta molte volte prima di "fare presa") La susseguente espansione e la varietà di forme di vita è stata l'infanzia della Terra.

La sua pulsazione era l'incessante susseguirsi di nascita, morte e rinascita dei primi organismi. Per milioni di anni la Terra era viva, ma cieca. La sua coscienza era microbica, minuscola. Infine, alcune delle sue cellule fisiche più intelligenti hanno scoperto la riproduzione sessuale e la conseguente esplosione di diversità ha destato il pianeta a un nuovo genere di consapevolezza. Questo era l'inizio dell'adolescenza planetaria. E della fertilità.

Adolescenza

Questo periodo di rapida espansione della biosfera, sarà stato, come ogni adolescenza, piuttosto turbolento. Sistemi di organizzazione biologica in concorrenza declinavano e fluivano, disputandosi la sostenibilità. Come un adolescente che si batte per la sua identità tra l'infuriare di tempeste ormonali, così la biosfera balzava da un'identità evolutiva ad un'altra, cercando un modello di organismo dominante con il quale poter raggiungere la maturità. I dinosauri non hanno funzionato - troppo goffi e ingovernabili - si comportavano sempre male ai party e avevano la cattiva abitudine di mangiarsi anche gli ospiti. Così i più maleducati sono stati lasciati a morire di fame e i più sofisticati sono stati raffinati e mantenuti come ausiliari per la successiva creazione dei mammiferi.

Le maree del cambiamento proseguivano, mentre le specie fluivano e declinavano in preparazione a qualche evento assai anticipato, eppure ancora misterioso. Una delle personalità più promettenti esplorate dalla forza vitale era il primate, che recentemente era saltato giù dagli alberi per spingersi intorno nella savana africana. Sebbene non così elegante come altri progetti, il primate aveva qualche vantaggio pratico che la consapevolezza planetaria ha riconosciuto, pur mancando di motivazioni per dargli un seguito.

Poi è accaduto qualche cosa che ha convinto la Terra a impiegare tutta la sua energia per scolpire questa creatura. Essa ha raffinato la goffa scimmia, tirandola in piedi, ammorbidendo il suo viso ferino con una muscolatura più espressiva e imbevendo il suo cervello in crescita di curiosità ed inventiva. Lo ha fatto rapidamente e deliberatamente, perché voleva rendersi presentabile. Qualcosa era accaduto: la Terra aveva trovato un innamorato. E lui aveva manifestato interesse per la scimmia.

Corteggiamento

Sia che l'Essere che la terra aveva preso come coniuge fosse di origine extraterrestre - un'altra ecologia planetaria forse, una più adulta - sia che esso fosse parte dell'apparato riproduttivo della Terra, fa parte di una speculazione mentale che non approfondiremo qui. Quello che sappiamo è che l'unione fu breve, in termini planetari, circa 100.000 anni. Le portava dei "fiori": frutti strani e belli, spugnosi e afrodisiaci. Era come scimmia che la Terra gli è andata incontro, era alla scimmia che lui ha dato i frutti.

Concezione

Della loro relazione poco sappiamo, anche se - come la notte cresceva - i suoni del loro piacere crescevano sempre più forti e ritmici. La scimmia,  i suoi sensi dischiusi dal frutto magico, immersa nell'estasi delle informazioni riversate dall'innamorato forse non terrestre della Terra, emetteva scoppi di suoni, dapprima insignificanti e, via via, sempre più strutturati. Così il pianeta si compiaceva al contatto del suo innamorato, e in questo modo il suo codice fu iniettato nel suo utero. Era un codice di idee che si appaiava nettamente con il codice della terra, il codice molecolare dell'organismo incarnato dalle scimmie. La scimmia aveva appreso il linguaggio e con esso la cultura. La madre Terra aveva concepito.

Gestazione

Il prodotto di questa unione è la razza umana. Siamo la scimmia/ovulo fertilizzato da ?. Condividiamo le caratteristiche di entrambi, madre e padre. Come ci siamo staccati dal corpo della madre, siamo cresciuti più distinti da essa, pure abbiamo preso e prendiamo sempre di più dal suo corpo, per il nostro sostentamento. Dove una volta c'erano poche cellule embrionali, siamo cresciuti rapidamente fino a riempire l'utero che ci conteneva. Questo periodo della gestazione è quello che chiamiamo "storia". E la storia potrebbe finire.

Gaia al lavoro

Il potenziale per una trasformazione completa della vita come la comprendiamo è a portata di mano. Insieme al potenziale per il fallimento, la morte per entrambi madre e figlio. Le crisi del secolo passato tracciano il sottile orlo fra miracolo e disastro che ogni nascita rappresenta; anche una nascita sana implica dolore, iper-ventilazione e sangue. Ad ogni nascita, e ad ogni morte, la membrana si lacera e qualcosa filtra attraverso. C'è sempre pericolo.

Quello che distingue la trasformazione incombente dalle evoluzioni precedenti è la nostra partecipazione cosciente in essa. Deve essere una prodezza dell'ingegneria, tanto quanto sarà il risultato di antichi e potenti processi biologici. Dalla Madre abbiamo ricevuto il nostro corpo, la nostra capacità di sentimento e reazione. Dal Padre abbiamo ricevuto ragione e volontà, la capacità di immaginare e di agire. Tutte queste cose saranno necessarie per cominciare la nostra vera vita come specie.

Siamo ancora nell'utero

Per fare il passaggio avremo bisogno non solo della conoscenza tecnologica, donataci dal Padre, ma anche della saggezza e della passione che condividiamo con nostra Madre, la Terra. La trasformazione, la Pietra Filosofale, è all'apice di tutto ciò che conosciamo. E' il completo condensarsi della consapevolezza umana - la nostra scienza, la nostra arte, la nostra religione, le nostre lotte politiche. Tutto quello che ci motiva, alla fine ci motiva verso un unico punto: la trasformazione della specie, per emergere in un principio organizzativo superiore. L'alternativa è il fallimento, l'annientamento: l'asfissia del nostro  cordone ombelicare, la morte per mezzo degli stessi strumenti che avremmo potuto usare per liberarci.

Donna (e uomo anche)!

Non deve finire così. Già molti esseri umani cercano attivamente di riprendere la missione storica dimenticata nei deserti della tecnologia. Veramente ci sono sempre state persone così, fin dal principio, ma li abbiamo puniti per le loro idee. Ora abbiamo cominciato a realizzare che alcune conoscenze sono perdute per noi e torniamo a voltarci a riconsiderare la saggezza di quelli venuti prima di noi. Ne fare ciò non stiamo regredendo, piuttosto stiamo re-imparando. Tentiamo di bilanciare il nostro dominio sulla materia con la conoscenza di altri regni, che le culture prima di noi avevano esplorato estesamente.

Trova quelli che credono che una tale trasformazione è possibile. Lavora con loro. Non sei debole. Ogni cambiamento nella specie come un intero ti riguarda e ti influenza e influenza i tuoi figli. Ha la responsabilità per la storia, per la lotta e la sofferenza di coloro che ti hanno preceduto. Il momento è venuto di prepararsi ed elevarsi.

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Web-magistra: Angela Canestri